L’attrezzatura del cacciatore vagante

Chi pratica da tempo le diverse forme di caccia sa bene che non esiste un setup di attrezzatura valevole per ogni tipologia venatoria. L’attrezzatura necessaria va costruita in base alle proprie esigenze, ai terreni che si andranno ad esplorare, a quelle comodità a cui non possiamo rinunciare mentre passiamo le nostre mattinate a caccia.

Praticando io prevalentemente la caccia vagante col cane da ferma, ho costruito la mia personalissima lista di “attrezzi” a cui non posso assolutamente fare a meno durante le mie scorribande:

  • Trisacca
  • Scarponi
  • Pantaloni tecnici
  • Collare satellitare

Trisacca:

Questo oggetto per me è diventato sempre più indispensabile nel tempo. Come molti ho iniziato a cacciare, durante le mie prime stagioni, con il classico gilet: due tasconi sul davanti e la cacciatora nella schiena. I limiti però erano molteplici.

In primis durante la prima fase della stagione, quando il caldo torrido spesso si fa ancora sentire, indossare un gilet per quanto traspirante e leggero possa essere, può dimostrarsi una pessima scelta facendo patire inutile caldo. Al contrario invece, quando le temperature si fanno più rigide e gli strati di indumenti indossati aumentano, aggiungere come ultimo capo un gilet per poter disporre di una tasca dove deporre la selvaggina può “legare” i movimenti rendendo più difficoltoso lo sparo.

Queste problematiche io le ho risolte scegliendo una trisacca. Essa è composta quasi esclusivamente da un paio di spallacci, una capiente tasca sulla schiena e un paio di tasche (non sempre presenti) sul davanti, a volte corredata con una piccola cartuccera nella parte in cui si allaccia alla vita. Mai scelta fu più azzeccata per potersi muovere costantemente con libertà e in tutte le stagioni.

Scarponi:

Potrebbe sembrare una cosa ovvia ma non lo è. La scelta dello scarpone non deve essere sottovalutata, le caratteristiche base che ogni scarpone deve avere sono principalmente 3:

  • impermeabilità;
  • robustezza;
  • traspirabilità

Nella scelta dello scarpone tendo a considerare solo marginalmente il fatto che mantenga estremamente caldo il piede, questo perché, nella caccia vangante, muovendosi parecchio a volte uno scarpone eccessivamente caldo può essere addirittura uno svantaggio, aumentando la sudorazione del piede.

Al contrario, non ammetto eccezioni su ognuna di queste tre caratteristiche, perché uno scarpone in cui entri acqua, uno scarpone che si crepi o tagli facilmente, o che non dia la possibilità al piede di traspirare, a mio avviso, è l’arma migliore per rovinare le belle giornate passate in campagna a praticare la nostra passione.

Pantaloni tecnici:

Tantissimi ormai sono gli articoli tra cui poter scegliere, con le caratteristiche più disparate.

In questo caso divido i pantaloni in base alla stagione e voglio che abbiano ovviamente caratteristiche diverse:

  • Pantaloni estivi (Addestramento cani e prima parte della stagione): pantalone leggero, senza troppi fronzoli, neanche impermeabile, è sufficiente che respinga quella poca umidità che si condensa sull’erba la mattina presto.
  • Pantaloni invernali (Seconda metà della stagione venatoria): tessuto tecnico più pesante, possibilità di agganciare la fine del pantalone allo scarpone, rinforzi anti rovo nei punti di maggiore usura e forte impermeabilità

Queste scelte, non va neanche detto, sono quelle adatte a me, al mio tipo di caccia che si svolge prevalentemente in pianura dove nelle prime fasi della stagione frequento terreni più semplici: stoppie, erbe mediche, ecc. Non ho quindi l’esigenza di avere pantaloni troppo performanti, tutto cambia invece da metà Novembre in poi quando l’attrezzatura si deve fare più tecnica per adattarsi agli ambienti.

Collare satellitare:

Infine l’ultimo “pezzo” di attrezzatura che reputo indispensabile per un cacciatore vagante è il collare satellitare. Ovviamente non tutti i cacciatori che praticano questo tipo di attività utilizzano il cane ma per quelli che invece si accompagnano con un ausiliare a quattro zampe dovrebbero certamente averne uno.

Oggigiorno questa tecnologia ha fatto passi da gigante e in commercio ci sono diversi tipi di modelli, l’unico consiglio che sento di dare ai miei colleghi cacciatori che si apprestano all’acquisto di un nuovo collare satellitare è: comprate il più semplice in assoluto da utilizzare.

Spesso troppe modalità vengono inserite all’interno di ciò che può fare quel piccolo arnese che allacciamo al collo del cane, l’importante è che indichi: distanza e direzione del cane, se il cane è in ferma (per i cani da ferma) e stop. Tutto il resto è superfluo e non serve praticamente a nulla. Molti collari hanno la possibilità di implementare un modulo di addestramento con l’impulso elettrico, reputo comodo anche questo esclusivamente per richiamare il cane in determinati contesti ed evitare così situazioni di pericolo.

Il collare satellitare quindi non diventa la panacea di tutti i mali per cani poco addestrati, ma esclusivamente un aiuto al cacciatore che desidera con un colpo d’occhio vedere dove si trova il proprio ausiliare e non doversi angustiare anche se il cane si trova a 50-100 metri ma invisibile a causa della macchia.

Sono quindi queste le cose su cui pongo più attenzione nella scelta della mia attrezzatura, certamente ci sarebbe molto altro da dire, credo però che sia importante, soprattutto per chi si trova a comporre per la prima volta il proprio “kit” per affrontare le lunghe e dure giornate di caccia vagante, avere per lo meno una piccola guida che lo aiuti a indirizzarsi nella scelta.

Ripeto infine che questi sono i parametri con cui io scelgo il mio materiale e che non sono parametri universali valevoli per tutti.

Un pensiero su “L’attrezzatura del cacciatore vagante

  1. Ciao finalmente sono riuscito a trovarvi! Ciao mi chiamo Matteo sono di Vicenza cacciatore con cane da ferma da 16 ho 39 anni e caccio solo in provincia di Rovigo dove i terreni consentono ancora come nei video visti in YouTube di cacciare come si dovrebbe fare senza limitazioni Senza strade senza case 4 setter inglesi e sono la mia passione faccio anche qualche cucciolata mirata ho un amico dottore molto appassionato di Setter inglesi è in arrivo una nuova nascita tra due mesi accoppiamento fatto settimana scorsa comunque volevo dire che la Three sacca essenziale anch’io ce l’ho la uso da sempre quella in figura poi te la filson è la migliore Costa tanto ma io la uso da 15 anni e non si è ancora rotta ciao a tutti ci sentiamo presto

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